Monologhi
di una caffettiera, Lia Alibrandi e illustrato da Nadia Ruju, pubblicato da Euno Edizioni di Emilio Barbera, 2005.
La protagonista dell'opera è una caffettiera da due tazze che,
dalla sua finestra, osserva il mondo esterno e fantastica su ciò che accade lì
fuori.
È una fiaba illustrata, a cavallo tra poesia e racconto
filosofico. Una immaginaria caffettiera osserva il mondo esterno e fantastica
su quello che accade lì fuori. «Perché le caffettiere - secondo l'autrice - un
po' per disincanto o per incanto, preferiscono contemplare la vita, il tempo di
un caffè».
“Monologhi, pensieri appannafinestre, divagazioni. Divago. A noi
caffettiere moka non di ultima generazione, piace di-va-ga-re, i-na-nel-la-re
parole che sembrano fuggite e farne sentire di nuovo l’aroma. L’aroma delle
parole: anche se non sempre miscela 100 arabica, io non saprei rinunciarvi.”
Lia Alibrandi e' laureata in Filosofia e insegna Lettere
alle scuole medie. Ha pubblicato “Agnese entra con gli archi” e “Le parentesi
del ragno”.
Nadia Ruju, illustratrice, lavora nelle scuole, musei e librerie
conducendo laboratori sul libro illustrato. Ha pubblicato libri illustrati per
diversi editori. Insegna Letteratura e Illustrazione per l’infanzia presso
l’Accademia di Belle Arti di Palermo.
La
caffettiera, Théophile Gautier, racconto pubblicato nel
maggio del 1831 dalla rivista Le Cabinet de lecture.
Il protagonista, il giovane Théodore, è ospite a casa di
amici quando durante la notte gli antenati rappresentati sugli arazzi e i
personaggi dei quadri prendono vita, ma l’oggetto più singolare è una
caffettiera che si sposta verso il camino. La scena a cui assiste è quella di
una festa in piena regola: persone che discutono, musica e bei vestiti, anche
se antiquati. Poco dopo si materializza anche una ragazza, giovane e
bellissima, di cui Théodore si dichiara immediatamente innamorato.
“In
preda allo spavento, mi precipitai per rialzarla… mi si gela il sangue al solo
pensiero: non trovai nient’altro che la caffettiera, frantumata in mille pezzi.”
Théophile Gautier si appassiona al genere fantasy, con un
approccio romantico e scabroso. Nato nel 1811 a Tarbes e vissuto per la maggior
parte del tempo a Parigi, Gautier non è solamente uno scrittore: ama il
giornalismo, la fotografia e l’arte e ce la mette tutta per lasciare la propria
impronta.
Segnalo altri libri/cataloghi nei quali appare la
caffettiera, analizzata o solo nominata, che possono essere utili per lo studio
di questo arnese o per una conoscenza generale degli oggetti comuni e del
design:
- Playstation, caffettiere e altri racconti. Gli oggetti della nostra storia. Raccolta di racconti e ricordi sugli oggetti preferiti da scrittori: della caffettiera ne parla Ferruccio Parazzoli.
- Elogio della caffettiera, Alessandro Mendini
- Le caffettiere dei miei bisnonni. La fine delle icone nel design italiano, Chiara Alessi
- La caffettiera e Pulcinella. Ricerca sulla caffettiera napoletana. 1979-1987, Riccardo Dalisi
- Coffee Makers - Macchine da caffè, Enrico Maltoni e Mauro Carli
- La caffettiera del masochista, Donald Norman
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