Per quanto riguarda la presenza della caffettiera nel mondo
della fantascienza si può nuovamente citare il racconto 'La Caffettiera' di
Thèophile Gautier, uno dei suoi racconti sui fantasmi.
Al fianco di Edgar Allan Poe, con i suoi testi dell’orrore,
anche il francese Théophile Gautier si appassiona al genere, proponendo la sua
visone molto più romantica e meno 'horror'. Nato nel 1811 a Tarbes e vissuto
per la maggior parte del tempo a Parigi, Gautier non è solamente uno scrittore:
ama il giornalismo, la fotografia e l’arte.
Proprio sulla rivista 'Le Cabinet de Lecture' pubblica nel
maggio del 1831 il racconto 'La Caffettiera' successivamente rieditato più
volte insieme ad altri racconti in un libro.
Il protagonista, il giovane Théodore, è ospite a casa di amici
quando, dopo la cena, si ritira nella sua stanza per riposare. Proprio quando
pensa di addormentarsi, gli antenati rappresentati sugli arazzi e i personaggi
dei quadri prendono vita, ma l’oggetto più singolare ad animarsi è una
caffettiera che si sposta verso il camino. La scena a cui assiste è quella di
una festa in piena regola: persone che discutono, musica e bei vestiti, anche
se antiquati. Poco dopo si materializza anche una ragazza, giovane e
bellissima, di cui Théodore si dichiara immediatamente innamorato.
"In preda allo spavento, mi precipitai
per rialzarla… mi si gela il sangue al solo pensiero: non trovai nient’altro
che la caffettiera, frantumata in mille pezzi."
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